Ombre Gialle

Il nevone La prima volta che andai a teatro fu per un flamenco. Lo ballai con Blanka. Blanka aveva un sorriso bellissimo. Lei mi girava attorno con le nacchere, io ero ritto e fermo come un Calippo al rhum. Avrei voluto imparare a ballare da quando andai alla prima sala da ballo, forse dalle parti … More Ombre Gialle

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Il teatro Tenere insieme i pezzi è difficile. Quando ci riesco è solo per fortuna. E’ come in fotografia. Guardi, inquadri, scatti e c’è sempre un palo che disturba. Alcuni hanno provato a cancellarlo con photoshop e sono stati beccati con le mani nella marmellata, facendo una figura assai magra. Al Comune photoshop non ce … More Ombre Gialle

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Caterina Fuori c’era Geppino. Geppino faceva il maestro elementare al doposcuola. Sarà stato in quarta elementare. Il doposcuola per noi era una perdita di tempo, per Geppino una condanna perfino peggiore di sua moglie. Per Geppino la moglie era la colpa di ogni suo insuccesso. Incolpava la moglie anche quando il solitario non gli riusciva. … More Ombre Gialle

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Lina Lina rideva: un miracolo. Le donne sono prive di ironia per definizione, dicono: Lina era l’eccezione. Ne ho conosciute altre che fingevano: te ne accorgi quando riguardi le fotografie. Chi ride come un maschio, di fronte alla fotocamera, posa allo stesso modo imbarazzato. Ci sono mille modi per ridere. I sorrisi si sposano, i … More Ombre Gialle

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L’ultima cena La sfogliata formaggio e pere non l’avevo mai mangiata prima di conoscere Lina. Ci eravamo conosciuti ad un compleanno di un bambino, figlio di amici comuni. I compleanni dei bambini, da parecchi anni, sono diventati una delle occasioni in cui i padri e le madri chiedono scusa ai figli per una vita e … More Ombre Gialle

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Il bar di Savino Il bar di Savino aveva una tettoia ricoperta da una vegetazione disordinata, qualche pianta rampicante, o una vite forse, e due ante di legno verniciate di verde per il pendant, e perennemente aperte alle quali erano affisse le insegne dei gelati; a destra c’era il jukebox che fungeva da bastone all’attesa … More Ombre Gialle

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Il circo di Rosetta. Ma tu guarda dopo la saùna che ricordo che me dovevo andà a sceje. Il flusso di coscienza a volte trova delle resistenze. Spesso si tratta di qualche misura di affetto che pretende una pausa, il tempo di trovare le parole, il pennello e i colori adatti. “I first met Dean … More Ombre Gialle

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Rosetta Casale, secondo l’Annuario d’Italia, guida generale del Regno di Bontempelli, trovasi in bella situazione, steso in collina, con fertile suolo e aria saluberrima. Sembra più la descrizione di un luogo di cura che di un Paese del Regno d’Italia, con una piscina al centro, anziane donne in accappatoio, e uomini sdraiati con un monocolo … More Ombre Gialle

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Cinzia Vito faceva il meccanico. Lo chiamavano Garibaldi perché era nato nel Delaware, e a trentun’anni, venuto a Casale per le vacanze insieme al padre casalese, s’era innamorato di Anita, l’aveva corteggiata con il portafogli gonfio di dollari, e sposata il giorno del ringraziamento, o forse per via del barbiglio rosso che gli spuntava appena … More Ombre Gialle

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Ombre gialle Wanda La prima automobile che ho guidato era una FIAT 128 di colore giallo. Ricordo solo il suo colore intenso, quello di un limone. Forse avrò imparato a distinguere il giallo dagli altri colori guardando la figura di un limone, invece che del sole, o forse il colore di quell’auto ha modificato il … More Ombre Gialle